... E FARò L'attore!
Storia di un bambino pisano raccontata da
Maria Antonietta Vidori
E farò l'attore
In “E farò l’attore”, Paolo ricorda la sua infanzia trascorsa nel quartiere Il Portone, a Pisa, e principalmente in via Cattaneo dove ha abitato con la sua famiglia, una strada piena di piccole botteghe e i cui abitanti si conoscono e si aiutano l’un l’altro. Tra i ricordi più vividi di Paolo, a parte i giochi con i suoi piccoli amici, vi è certamente l’immagine del nonno, che di mestiere fa il vetturino e che lo porta spesso a trovare il suo cavallo nella stalla. Il cavallo appare agli occhi del bambino come un magnifico destriero, facendogli sognare di compiere imprese valorose. Paolo è molto vivace e si butta con passione in molte attività: gioca a pallone, corre in bicicletta e vince anche delle gare sportive. Gli piacerebbe fare da grande il calciatore, o il ciclista, o perché no…il pompiere. E’ affascinato dal camion rosso dei pompieri e dal coraggio di questi uomini che ha visto all’opera in un incendio in via Cattaneo. Con la sua spiccata fantasia si immedesima anche negli eroi dei suoi libri di avventura preferiti o nelle vicende dei film che vede al cinema Roma con la sua famiglia.
Con gli anni lo studio e le vicende della vita affineranno la sua fantasia e la sua sensibilità e lo porteranno a scegliere la carriera dell’attore.
In ogni volume della collana “Bimbi Ganzi©” conosceremo com’erano da bambini, nelle storie elaborate dagli autori, personaggi pisani, oggi importanti e stimati, con le loro idee, inclinazioni, aspirazioni e amicizie d’infanzia.
Chi sono?
Quando arrivano alla stalla del nonno, il bambino ogni volta è affascinato dalla figura del cavallo, un destriero forte e maestoso che Paolo immagina di poter cavalcare per deserti e praterie.
Paolo resta molto impressionato dall’azione dei Vigili del Fuoco, così veloce e risolutiva e, rivolto a Federico, esclama: “Da grande voglio fare assolutamente il pompiere. Sono troppo ganzi!”.